Analisi Percorso Vuelta a España 2021: tante salite ma poca altura e poca cronometro
Manca ormai poco alla partenza della Vuelta a España 2021. Terzo GT stagionale, come ogni anno la corsa spagnola si presenta quale prova d’appello per quegli uomini di classifica delusi dai risultati ottenuti al Giro d’Italia o al Tour de France, ma anche come gara ideale per molti corridori per preparare i Campionati del Mondo di fine settembre. In programma dal 14 agosto al 5 settembre, la Vuelta prenderà il via per la prima volta nella sua storia da Burgos, che ospiterà una breve cronometro individuale. Una prova contro il tempo a Santiago de Compostela sancirà anche la chiusura della corsa, che proporrà un totale di 3.417 chilometri e più di 22.700 metri di dislivello nelle sue ventuno tappe.
Percorso Vuelta a España 2021
La partenza sarà dunque da Burgos, capoluogo della provincia omonima, con una cronometro di 7,1 chilometri che prenderà il via e terminerà dalla cattedrale della città per festeggiare gli 800 anni dalla sua costruzione. Una prova breve, che tuttavia non sarà da sottovalutare nei suoi primi 2500 metri, costantemente in salita verso il GPM dell’Alto del Castillo, che assegnerà i primi punti per la classifica degli scalatori. Dopo una veloce discesa, saranno completamente pianeggianti gli ultimi tre chilometri verso l’arrivo, dove chi sarà stato più veloce verrà premiato con la prima Maglia Rossa di questa edizione. Burgos accoglierà anche il traguardo della seconda frazione, 166,7 chilometri dopo la partenza da Caleruega. Una giornata che strizza l’occhio ai velocisti, dato che, a parte qualche breve salitella, non sarà presente alcuna asperità ad impedire una volata di gruppo compatto.
Le prime difficoltà si inizieranno a vedere il giorno successivo, sebbene buona parte dei 202,8 chilometri in programma dopo il via da Santo Domingo de Silos sarà piuttosto semplice. Il finale, però, vedrà il gruppo scalare il Picón Blanco, ascesa di 7600 metri che proporrà pendenze quasi sempre sopra al 9%, con punte del 18%, e che sarà lo scenario del primo arrivo in salita, dove gli uomini di classifica saranno già chiamati a rispondere presente. A questo impegnativo arrivo seguiranno due tappe adatte agli sprinter, prive di GPM: la quarta, tuttavia, presenterà un ultimo chilometro che tirerà leggermente all’insù verso il traguardo di Molina de Aragón, mentre le quinta sarà una classica giornata di trasferimento che non dovrebbe riservare sorprese in quel di Albacete. Apparentemente semplice anche la Requena-Alto de la Montaña de Cullera, che però nel finale vedrà il plotone affrontare uno strappo conclusivo di meno di due chilometri, con pendenza media del 9,4%, adatto a corridori esplosivi.
Il settimo giorno sarà la volta del secondo arrivo in salita, al termine della Gandia – Balcón de Alicante (152 km), infarcita di ben sei GPM, due di prima categoria, due di seconda e due di terza. Nonostante il chilometraggio limitato, sarà una giornata impegnativa e senza un metro di pianura. I passaggi chiave saranno il Puerto el Collao (2ªcat., 9,5 km al 4,6%) e il Puerto de Tibi (3ª cat., 5,3 km al 5,3%), che verranno affrontati prima della scalata finale di 8,4 chilometri al 6,2%, molto dura soprattutto negli ultimi quattro, con pendenze costantemente sopra l’8,5%. L’ottava tappa, Santa Pola – La Manga del Mar Menor (173,7 km) punterà decisamente verso sud senza neanche un GPM, con arrivo nel particolare centro turistico Murciano situato su una lingua di terra che solca il mare. L’ultima frazione prima del giorno di riposo sarà quindi la Puerto Lumbreras – Alto de Velefique (188 km), tappone simile a quello vinto da Ryder Hesjedal nel 2009. Dopo 100 chilometri abbastanza tranquilli, i corridori inizieranno a salire verso il lunghissimo Alto Collado Venta Luisa (1ª cat., 29 km al 4,4%), che sarà seguito dall’Alto de Castro de Filabres (3ª cat., 7,1 km al 3,9%) e infine dall’ascesa conclusiva di 13,2 km al 6,4%, le cui pendenze più dure sono concentrate per lo più nella fase iniziale.
Il 23 agosto il gruppo riposerà ad Almería per poi riprendere da Roquetas de Mar, in Andalusia, alla volta di Rincón de la Victoria (189 km) con una frazione insidiosa nel finale che mette sul piatto il Puerto de Almáchar (2ª cat., 10,9 km al 4,9%) da scalare a 16,1 chilometri dal traguardo. Non sarà facile per i velocisti riuscire a tenere chiusa la corsa. Classico arrivo poi a Valdepeñas de Jaén per l’undicesima tappa con un tracciato perfetto per le fughe da lontano. Saliscendi continui dopo la partenza da Antequera e ultimi 15 chilometri infuocati con il Puerto de Locubín (2ª cat., 8,8 km al 5%) a meno di otto chilometri dall’arrivo situato in cima a uno strappo di circa un chilometro e mezzo con punte fino al 20% che creerà distacchi anche tra gli uomini di classifica. Sviluppo simile, ma con una salita in più, anche per il giorno successivo con la Jaén – Córdoba (175 km) che negli ultimi 60 chilometri sarà piuttosto accidentata con Alto de San Jerónimo (3ª cat., 13 km al 3,4%) e Alto del 14% (2ª cat., 7,2 km al 5,6%).
La tredicesima tappa sarà invece semplice e velocissima, con 203,7 chilometri da Belmez a Villanueva de la Serena, nella Estremadura. Domenica 29 agosto si tornerà a salire con l’interessante Don Benito – Pico Villuercas (165,7 km) che presenta molte salite da poco meno di metà tappa in avanti, che culmineranno con l’arrivo in salita, piuttosto irregolare, di 14,5 chilometri al 6,2%. La seconda settimana si concluderà poi con un bel tappone da 3.600 metri di dislivello e tre GPM. Di questi, ben due saranno di prima categoria: Alto de la Centenera e il Puerto de Mijares, ma entrambi verranno affrontati lontano dal traguardo. Superato quest’ultimo, a quaranta chilometri dalla conclusione, avanzerà da superare soltanto il Puerto San Juan de Nava (3ª cat., 8,6 km al 3,8%) a poco più di cinque chilometri dall’arrivo.
Superato anche il secondo giorno di riposo in quel di Santander, il ritorno alla corsa sarà piuttosto dolce con la Laredo – Santa Cruz de Bezana (180 km) che dovrebbe vedere tornare a scontrarsi le ruote veloci. Nuovo arrivo in salita al termine della diciassettesima tappa, con partenza da Unquera e arrivo agli ormai celebri Lagos de Covadonga (185,8 km), nelle Asturie, che nel 2016 premiarono Nairo Quintana e nel 2018 Thibaut Pinot. Si tratta di una frazione strana, con quattro salite ben distanziate tra di loro: Altu de Hortigueru (3ª cat.), La Collada Llomena (1ª cat., 7,6 km al 9,3%) per due volte dallo stesso versante, e dopo altri quaranta chilometri di discesa e pianura quella finale verso i laghi di Enoi di 12,5 chilometri al 6,9% con anche punte al 20% nella fase centrale. La terz’ultima fatica di questa edizione sarà molto simile, con 162,6 chilometri da Salas all’Altu d’El Gamoniteiru (162,6 km), dalla quale ci si aspetta grande spettacolo a fronte di un dislivello totale superiore ai 4.500 metri. Dopo aver affrontato Puertu de San Llaurienzu (1ª cat.) e Altu de La Cobertoria (1ª cat.) lontano dal traguardo, gli ultimi 30 chilometri saranno ad altissimo tasso adrenalinico con la sequenza di Altu la Segá o del Cordal (2ª cat., 8,2 km al 5,8%) e Altu d’El Gamoniteiru (Cat.ESP), 14,6 chilometri durissimi al 9,8% senza picchi esagerati ma sempre costanti tranne una breve rampa più semplice tra l’ottavo e il nono chilometro.
Superata questa difficoltà la tappa seguente, Tapia – Monforte de Lemos (191,2 km), sarà il classico intermezzo per una fuga da lontano prima della tappa decisiva ai fini della classifica generale, che però non conterà grandi dislivelli. Poco più di 3.000 metri per una Sanxenxo – Mos. Castro de Herville (202,2 km) che negli ultimi 100 chilometri continuerà a salire e scendere con cinque brevi GPM, non più lunghi di dieci chilometri, in sequenza. La tappa si concluderà sull’Alto Castro de Herville (2ª cat., 9,7 km al 4,8%), salita tutt’altro che irresistibile con pendenze dure soltanto a metà e negli ultimissimi metri. Per trovare finalmente il vincitore di questa Vuelta ci vorrà ancora la cronometro Padrón – Santiago de Compostela, 33,8 chilometri con diversi tratti in leggera salita, soprattutto negli ultimi chilometri.
Tappe Vuelta a España 2021
# | Tipo | Giorno | KM | Tappa | Partenza | Arrivo |
1 | Cronometro | 14 agosto | 7,1 | Burgos – Burgos | 17:44 | 20:55 |
2 | Pianura | 15 agosto | 166,7 | Caleruega – Burgos | 13:32 | 17:20-17:41 |
3 | Montagna | 16 agosto | 202,8 | Santo Domingo de Silos – Picón Blanco | 12:10 | 17:14-17:46 |
4 | Pianura | 17 agosto | 163,9 | El Burgo de Osma – Molina de Aragón | 13:38 | 17:20-17:41 |
5 | Pianura | 18 agosto | 184,4 | Tarancón – Albacete | 13:00 | 17:18-17:42 |
6 | Montagna | 19 agosto | 158,3 | Requena – Alto de la Montaña de Cullera | 13:45 | 17:21-17:41 |
7 | Montagna | 20 agosto | 152 | Gandía – Balcón de Alicante | 13:07 | 17:18-17:43 |
8 | Pianura | 21 agosto | 173,7 | Santa Pola – La Manga del Mar Menor | 13:18 | 17:20-17:42 |
9 | Montagna | 22 agosto | 188 | Puerto Lumbreras – Alto de Velefique | 11:55 | 17:12-17:49 |
– | 23 agosto | Riposo ad Almeria | ||||
10 | Collina | 24 agosto | 189 | Roquetas del Mar – Rincón de la Victoria | 12:15 | 17:17-17:45 |
11 | Collina | 25 agosto | 133,6 | Antequera – Valdepeñas de Jáen | 13:57 | 17:21-17:40 |
12 | Collina | 26 agosto | 175 | Jáen – Córdoba | 12:56 | 17:18-17:43 |
13 | Pianura | 27 agosto | 203,7 | Belmez – Villanueva de la Serena | 12:18 | 17:16-17:45 |
14 | Montagna | 28 agosto | 165,7 | Don Benito – Pico Villuercas | 12:50 | 17:16-17:46 |
15 | Montagna | 29 agosto | 197,5 | Navalmoral de la Mata – El Barraco | 11:35 | 17:12-17:51 |
– | 30 agosto | Riposo a Santander | ||||
16 | Pianura | 31 agosto | 180 | Laredo – Santa Cruz de Bezana | 12:49 | 17:17-17:44 |
17 | Montagna | 1 settembre | 185,8 | Unquera – Lagos de Covadonga | 12:10 | 17:14-17:48 |
18 | Montagna | 2 settembre | 162,6 | Salas – Alto d’El Gamoniteiru | 12:38 | 17:17-17:45 |
19 | Collina | 3 settembre | 191,2 | Tapia – Monforte de Lemos | 12:11 | 17:15-17:47 |
20 | Montagna | 4 settembre | 202,2 | Sanxenxo – Mos | 11:47 | 17:14-17:49 |
21 | Cronometro | 5 settembre | 33,8 | Padrón – Santiago de Compostela | 16:29 | 20:31 |
TOTALE | 3417 |
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